EKA_Estonian Academy of Art
2008
Progetto di concorso
Davide Ruzzon
Favero & Milan SpA
Steam srl
Veronica Boraso, Valentina Vettorato, Francesco Telandro
Euro 52.000.000
Northern Light. Le arti visive rimangono legate al potere della luce, anche dopo la rivoluzione digitale. Considerando l'altezza e l'intensità della luce a Tallin, abbiamo preso la decisione di sovrapporre alla costruzione un filtro solare: questo non è troppo denso né troppo aderente, infatti la luce del nord non è un del tutto un problema. Inoltre il filtro sarà comunque utile a limitare gli effetti del sole quando è basso all'orizzonte. Partendo da questo problema abbiamo cominciato a riflettere sulla foreste estoni e sulla luce del sole che filtra attraverso i rami e le foglie dei suoi alberi. Potrebbe essere questo l'effetto giusto da attribuire alla luce per realizzare un significativa pelle tra interno ed esterno. Allo stesso tempo abbiamo dovuto prendere la decisione di rimuovere un meraviglioso albero nell'area, di fronte Laikmaa Street, al fine di consentire l'inserimento del primo livello sotterraneo destinato ai workshops. Queste due diverse decisioni ci hanno portato a introdurre sulla parte sommitale dell'edificio la presenza di una luce derivante dalla esperienza del bosco: un bosco di cristallo, ovviamente.
Tradizione e modernità. Un altro importante concetto sul quale si concentrato il progetto è stato il rapporto tra tradizione e modernità. La rivoluzione digitale e la dimensione economica globale degli scambi hanno aperto una nuova era per la storia umana. Questo passaggio dal passato al futuro, in altri termini tra tradizione e modernità, resta il pilastro di un approccio responsabile per l'evoluzione dell'essere umano nell'ambiente urbano e nella natura. Che cosa significa in termini formali? Assumere una forma che deve trovare un equilibrio fra le forme del contesto e le esigenze di un'immagine chiara e razionale. Ma non è tutto: l'edificio sarà al centro della vita culturale ed artistica di Tallin. Per questo ha una responsabilità ancor più pesante di un qualunque edificio pubblico. La sua forma dovrebbe essere chiara ma fresca allo stesso tempo. Abbiamo scelto quindi di organizzare questo dialogo a due livelli: il basamento si collega al passato e ai palazzi adiacenti grazie all'utilizzo di materiali lapidei. Nella parte aderente ai palazzi ottocenteschi anche con un analogo disegno delle aperture. Il livello superiore diversamente è stato concepito come una costruzione di vetro composta da schermature a doppio telaio, una interno in legno e una esterna in metallo. La intricata apparenza che deriva da questa sovrapposizione si lega alla luce della foresta, ma è anche un tentativo di inaugurare una nuova immagine per l'Accademia di Belle Arti.